Circo e Città Futura
Se la norma è antiquata, il circo può essere contemporaneo?
Per una normativa che abiliti l'innovazione culturale
I regolamenti comunali per lo spettacolo viaggiante rispecchiano ancora un'idea di circo legata esclusivamente al modello tradizionale: tendostrutture permanenti e spettacoli al chiuso. Questa visione normativa non riconosce la natura innovativa del circo contemporaneo, che si configura come progetto di relazione diretta con lo spazio pubblico e le comunità, con finalità artistiche, sociali, aggregative ed educative. Le compagnie contemporanee si trovano costrette a descriversi attraverso neologismi e definizioni alternative per accedere a spazi e contributi, mortificando la propria identità artistica e la missione culturale che le contraddistingue.
Una città che si considera contemporanea non può permettersi di applicare la stessa disciplina normativa a fattispecie così diverse. L'attuale contesto regolamentare limita le opportunità di crescita del settore e priva le Amministrazioni di uno strumento di produzione culturale, rigenerazione urbana ed umana, coesione sociale e attivazione comunitaria di straordinaria efficacia.
Se essere contemporanei è scelta politica e visione progettuale, allora deve tradursi anche in azioni concrete. Questo incontro vuole esplorare come città e operatori culturali possano collaborare per sviluppare nuovi strumenti normativi che supportino l'innovazione artistica, riconoscendo che la creatività contemporanea è materia non solo artistica, ma anche politica, giuridica, tecnica e amministrativa.
Per una piattaforma programmatica condivisa, ne parliamo con:
SPEAKERS
- Giulio Lanfranco - Artista e membro fondatore di MagdaClan
- Giuliana Paciocco - Tecnico qualificato e esperta per i montaggi delle tende
- Achille Zoni - Ricercatore universitario e presidente di Forum for New Circus
- Giovanna Milano - Project manager, curatrice e coordinatrice Tavolo Circo C.Re.S.CoModerator - Federico Toso Consigliere di Outdoor Arts Italia e PM di OCA Doc