Rosso Popolare è un’animazione che gioca con la musica popolare tra nord e sud.
Una napoletana all’antica e una fiorentina all’avanguardia si incontrano e si scontrano a suon di tecnologia e musica.
Se le schermaglie vengono fatte a suon di canzoni, sono proprio questi antichi testi che alla fine mettono d’accordo le due ragazze.
Il coinvolgimento del pubblico è attivo. Gli spettatori si ritrovano infatti coinvolti dai battibecchi delle ragazze, prendendone parte.
Spesso però è solamente la musica a parlare. Le strade si riempiono della melodia della fisarmonica e delle voci delle due ragazze e chi le ascolta non può fare a meno di canticchiare e perché no, accennare qualche passo di danza.
Il clown e la ricerca della femminilità
La prima volta che mi sono avvicinata al concetto di clown e femminilità è stato grazie ad una grande donna, un magnifico clown, un’insegnante speciale e un’amica unica: Angelica Schabernack.
Partecipai ad un suo stage sul clown. Ricordo che ci aveva chiesto di portare degli abiti. Dopo che ci eravamo cambiate, ci ha fatto guardare allo specchio. A quel punto ci ha chiesto ” il tuo clown è un uomo o una donna ?”. Era più difficile del previsto rispondere a quella semplice domanda.
“Ricordatevi sempre, che siete donne. ”
Con questa frase si concluse il primo tassello di un percorso che continua ancora.
In un mondo dove la femminilità è fatta di apparenza, c’è poco spazio per l’ironia e la comicità. La comicità maschile, spesso non si adatta a quella femminile. E’ un po’ un mondo ancora in parte inesplorato, perché i tempi cambiano e si trasformano.
Rosso Popolare racchiude questa ricerca. Due clown femminili e divertenti. Sempre pronte a prendersi in giro e a ridere con il pubblico. Raccontano le loro vittorie e le loro sconfitte con sincerità e leggerezza.