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Kolòk

Compagnia Milo e Olivia
Due balconi, per rappresentare un intero condominio. Un Paese tranquillo ai confini del mondo. Ma una mattina tutto cambia… Basta una parola per capire che l'uomo che occuperà l'appartamento sfitto è STRANIERO. Lui parla strano, veste strano, insoliti capelli e poi… lui sorride alle persone, ma a nessuno importa. Due balconi… due vite. Uno spettacolo comico e poetico ambientato tra gli appartamenti di un piccolo condominio; una scelta non casuale, ma basata sulle relazioni o meglio “non-relazioni” bizzarre che si instaurano spesso tra i coinquilini di uno stesso edificio, nella realtà attualissima della vita in città. A volte sconosciuti, ancor più spesso ignorati, solamente per mancanza di un'occasione. Noi forniamo questa occasione ai personaggi per scoprire di fronte agli occhi degli spettatori cosa potrebbe accadere se… scena di Kolòk Kolòk vuole, rappresentando stralci di quotidiana realtà, incentivare adulti e bambini a non esitare a regalare un sorriso, un aiuto, o anche solo due parole a chi condivide con loro la porta d'ingresso, le scale, chi vede le stesse cose se butta lo sguardo fuori dalla finestra… In fin dei conti se togliessimo la parete frontale a un qualunque condomino scopriremmo come viviamo incredibilmente tutti sotto lo stesso tetto… Inoltre in Kolòk si tratterà, sempre in maniera delicata e divertente il problema attuale della comunicazione. Raniero, nuovo abitante dell'appartamento sfitto da mesi, parla una lingua differente dagli abitanti del posto e così subentra la paura del diverso, ma cos'è infine il diverso? Chi è diverso? In fin dei conti siamo tutti diversamente uguali. Un delicato equilibrio tra circo e teatro, in maniera da creare un intenso sistema tra gesti, acrobazie mozzafiato, parole, musica, luci e scenografia; chissà se è più giusto parlare di un circo innovativo o di un teatro stravagante, a noi interessa fare spettacolo, emozionare, divertire, fare assieme al pubblico il primo passo verso l'inizio di un sogno… scena di Kolòk Gli spettacoli di “ Milo e Olivia ” sono riconosciuti per come il pubblico possa rivivere momenti di personale realtà, resi surreali da piccole pazzie e una dolce poesia, cosicché gli spettatori possano emozionarsi e divertirsi rivivendo ricordi intimi con ironia, spensieratezza, divertimento e perché no, gioia. I personaggi sono infatti studiati in modo che il pubblico si immedesimi nelle situazioni rappresentate, partendo da azioni sceniche possibili nella vita di tutti i giorni. Lo spettacolo non è basato solamente su un testo parlato predeterminato; le voci, quando presenti, saranno anche in “Grammelot”, un linguaggio teatrale inventato nel quale la parola perde la sua forma, ma non il messaggio che vuole trasmettere; il modo in cui lo si esprime diventa essenziale. Sono dunque importanti la dinamica e l'energia che sostengono il modo comunicativo scelto dagli artisti per raggiungere il pubblico. Fondamentali diventano la postura del corpo, l'euforia e l'enfasi che animano gli scambi verbali, pochi e facilmente decodificabili. Un gioco teatrale bizzarro che si intreccia con fili di poesia alle discipline circensi: scala acrobatica, tessuti aerei, verticalismo, giocoleria luminosa, clave,cerchio aereo, diablo acrobatico.
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Quisquilia
Compagnia Milo e Olivia